venerdì 28 agosto 2009

mercoledì 26 agosto 2009

Sapori e segreti del bosco

Oggi vi mandiamo a Capracotta, a 1421 metri di altezza, dove per undici mesi fa freddo e soltanto ad agosto fa “frishc”. Quando nelle vostre città rischiate di sciogliervi insieme all’asfalto, voi fatevi una bella passeggiata tra i boschi rigogliosi. Munitevi di cestino e fate incetta di fragoline e more, uno solo di quei minuscoli frutti è in grado di deliziare i vostri palati e di stupirvi. Annusate l’aria: il tartufo nero e i funghi solleticheranno l’appetito. Ma attenzione alle licenze! Sono delizie che non possono finire nel vostro cestino! E allora affidatevi allo chef Michele per assaporare le sorprese del sottobosco. Recatevi all’Elfo, ristorante nel cuore di Capracotta (IS). Guardatevi intorno: sembrerà di essere entrati in una dimora abitata da creature fatate!
La prima cosa da fare è ordinare le chitarrine al tartufo. Tutti i ristoranti della zona propongono questo piatto ma nessuno, e sottolineo nessuno, si avvicina a tale livello di bontà. La pasta è rigorosamente fatta a mano. Sono molto generosi nel far piovere scaglie di tartufo freschissimo. Ma cosa rende la salsa così gustosa e delicata? Azzardiamo un’ipotesi: il burro delle ormai introvabili manteche. Il menu vanta inoltre di primi e secondi a base di carne e verdure selvatiche, di rivisitazioni creative della cucina tradizionale molisana, di formaggi eccellenti, di chicche come le noci di vitello al tartufo avvolte nel lardo di colonnata. I dolci: pochi ma buoni, scegliete tra la crostata di marmellata e noci e semifreddo di ricotta.
Fatevi consigliare da Franca per il vino, o se preferite, consultate voi stessi la molto valida carta dei vini.
Prezzo medio per una cena: € 35.
Girate per i dintorni, sono incantevoli!
E prima di ripartire: shopping gastronomico al caseificio Pallotta e al market Trotta.

martedì 4 agosto 2009

Com'è buona l'isola di Arturo!



Niente lusso, discoteche, gente elegante, locali con musica ad alto volume ed aperitivi rivisitati per giovani agghindati. Braghe corte e pareo fino a sera, spiaggia libera, rumore del mare, verso del gallo e scampanare delle tante chiese, ad accompagnare il punt e mes solo una manciata di salatini. Procida non si mette in ghingheri per i turisti, rimane ad aspettarti ruvida e scorticata, non fa la riverenza quando approdi. Sceglila se vuoi evitare il turismo di massa e se sei allergico al turismo elitario. Sceglila se sei una persona semplice: i tuoi occhi si riempiranno di blu, di infinite sfumature pastello, di bianco, del giallo carico dei limoni. Le tue narici avvertiranno le piante selvatiche e il basilico e il tuo cuore si rinfrancherà. Troverai i posti resi in poesia dalla Morante e da Troisi, piccoli balconcini ad aggraziare le case tozze e piccole, sabbia scura e acqua trasparente, grotte divenute rimesse, scogliere minacciose.
Sceglila anche per i sapori che ti coccoleranno.
Per il caffè! Santo cielo, che meraviglia! Forte, superbo, stupendo, praticamente ovunque. Il migliore, tra quelli “a granita” è del bar di piazza posta.
Per i dolci: il dolce tipico procedano è la lingua, una semplice sfogliata “a crema” o “a limoni”, perfetta per una colazione viziosa; babà, sfogliatelle frolle che ti inebriano di cannella, delizie al limone, granite di limoni procidani, semifreddi.
Per il pesce freschissimo, accostato alle verdure dell’orto procidano, per la pasta fresca, le spezie e per gli gnocchi alla sorrentina. Per le melanzane a funghetto, le zucchine alla scapece, i friarielli e i peperoni con i capperi e le olive nere.
Per la pizza, dai bordi alti, ripiena o solo pomodori e basilico… quanto profuma la pizza!
Per il basilico, in liquori e semifreddi, delicatezza e persistenza.
Per la frittura di paranza, gli spiedini di totani e la tartara di ricciola.
Gli scelti da noi:
B&B Prochyta Bar: vicinissimo alla spiaggia della chiaiolella, pulito, colazione ottima servita nel cortile comune alle poche stanze, semplice: promosso a pieni voti! L’unica nota stonata è la doccia piccola: impensabile la doccia a due e problematica già se entri fornito di flacone di shampo e di docciaschiuma.
Galeone: ristorante della chiaiolella, non perdete la pasta con il pesce e i peperoni verdi dolci (menu completo, in convenzione con il B& B., € 20 bevande escluse).
Borderò: ristorante zona porto, tutto squisito, porzioni abbondanti e prezzi contenute, il dolce al basilico è la perfezione.
Consiglio: molti ristoranti propongono menu turistici a prezzi stracciati se ci si presenta entro le 20.30.
Assolutamente da vedere: la Corricella (e fermatevi a prendere una granita alla locande del Postino) e Pozzo Vecchio (e se sporcate un posto così bello siete delle merde).