martedì 26 maggio 2009

Come se magna a Roma

Che tu sia un turista o un romano costretto ad un giro di shopping nel centro di Roma, all'ora di pranzo o di cena, dai retta a noi, vai all'Antica Birreria Peroni, in via San Marcello n. 19. Chiedi un tavolo a Cesare e ordina subito una caraffa di Gran Riserva, ti sentirai subito felice, anche se ti chiederai, per la fretta con cui ingolli quella meravigliosa birra, se la caraffa ha il fondo bucato. Non staremo a raccontare la storia di questo locale, che ha più di 100 anni e che brulica di umanità... chiedila ai soci, se ti va, ti prenderanno un po' in giro ma sapranno sfamare ogni tuo appetito, in senso sia lato che traslato. Lasciati tentare dai croccanti fiori di zucchina, dall'amatriciana, oppure da un cacio e pepe eseguito "a mestiere", dall'insalata alla come ce pare, dalla trippa alla romana, dai wurstel alla tzigana. E per chiudere in bellezza, scegli una bella fetta di strudel. O considera queste alternative: Giolitti (Via Uffici del Vicario, 40) pe' sparatte un cono da paura e Tazza d'Oro (Via degli Orfani, 84) per la granita di caffè con panna più buona dell'universo.
Unico appello da rivolgere ai proprietari: "Tornate a servire il pane nero e la senape piccantina nel vasetto, le rosette e le bustine da fast food non vi si addicono!"
Prezzo: circa €15 per un primo e una ntipasto o un secondo, birra inclusa

lunedì 18 maggio 2009

Le golose, Guido Gozzano

Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.

Signore e signorine -
le dita senza guanto -
scelgon la pasta. Quanto
ritornano bambine!

Perché nïun le veda,
volgon le spalle, in fretta,
sollevan la veletta,
divorano la preda.

C'è quella che s'informa
pensosa della scelta;
quella che toglie svelta,
né cura tinta e forma.

L'una, pur mentre inghiotte,
già pensa al dopo, al poi;
e domina i vassoi
con le pupille ghiotte.

un'altra - il dolce crebbe -
muove le disperate
bianchissime al giulebbe
dita confetturate!

Un'altra, con bell'arte,
sugge la punta estrema:
invano! ché la crema
esce dall'altra parte!

L'una, senz'abbadare
a giovine che adocchi,
divora in pace. Gli occhi
altra solleva, e pare

sugga, in supremo annunzio,
non crema e cioccolatte,
ma superliquefatte
parole del D'Annunzio.

Fra questi aromi acuti,
strani, commisti troppo
di cedro, di sciroppo,
di creme, di velluti,

di essenze parigine,
di mammole, di chiome:
oh! le signore come
ritornano bambine!

Perché non m'è concesso -
o legge inopportuna! -
il farmivi da presso,
baciarvi ad una ad una,

o belle bocche intatte
di giovani signore,
baciarvi nel sapore
di crema e cioccolatte?

Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie
(G. Gozzano)

venerdì 15 maggio 2009

Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d'Europa


"Who is Killing the Great Chefs of Europe?" non é un film indimenticabile ma una di quelle commedie giallo-rosa girate con un certo gusto e mestiere che si proiettavano negli anni '70 ed ora è difficile reperire anche nelle più fornite videoteche.
Soprattutto uno di quei film che tiro fuori dal cassetto dei ricordi, quando si andava al cinema con la famiglia in piccole sale ed in mano il sacchetto coi semini.

Grandi cuochi vengono assassinati secondo le ricette fantasiose della legge del contrappasso in una pellicola che ha un certo seguito nei paesi anglosassoni e da noi dovrebbe essere almeno ricordata con curiosità per una delle rare apparizioni di Gigi Proietti nel cinema internazionale.

Da rivedere magari immaginando come fare secco Vissani.